Il mare certificato
Bandiere blu e cinque vele tracciano la mappa delle spiagge di qualità
Con l’approssimarsi dell’estate, puntuale come tutti gli anni, arriva l’assegnazione delle bandiere blu, l’ambito riconoscimento riservato alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto.
La Foundation for Environmetal Education (Fee), l’ong di livello europeo che ha ideato il marchio di qualità, quest’anno ha individuato in Italia 227 spiagge meritevoli del riconoscimento, 12 in più rispetto allo scorso anno e il 10% delle località premiate a livello internazionale. Liguria, Marche e Toscana – con 16 località a testa – sono le regioni maggiormente gratificate, nel nostro Paese, dal certificato d’eccellenza.
Nelle valutazioni degli ispettori, oltre alla qualità delle acque costiere, rientrano anche altri parametri, riguardanti sia il livello dei servizi turistici offerti sia le politiche di protezione ambientale messe in atto dalle diverse amministrazioni.
Gli stessi parametri sono stati considerati da Legambiente e Toruing Club Italiano per l’assegnazione dell’altro importante riconoscimento del settore turistico balneare italiano: le cinque vele. Ad aggiudicarselo, in quella che è stata la nona edizione, sono state tredici località: Isola del Giglio, Cinque Terre, Domus de Maria, Pollica, Capalbio, Castiglion della Pescaia, Nardò, Baunei, Ostuni, Salina, Noto, San Vito lo Capo e Posada.
A quanti azzardano classifiche tra l’una e l’altra spiaggia, parteggiando per la propria località del cuore, consigliamo di non arrovellarsi troppo il cervello: sono tutti luoghi davvero incantevoli.